PROPOSTA DI LEGGE SU FAMIGLIA, GENITORIALITÀ E NATALITÀ: AUDIZIONE IN QUARTA COMMISSIONE PER L’ORDINE ASSISTENTI SOCIALI MARCHE

PROPOSTA DI LEGGE SU FAMIGLIA, GENITORIALITÀ E NATALITÀ: AUDIZIONE IN QUARTA COMMISSIONE PER L’ORDINE ASSISTENTI SOCIALI MARCHE

In rappresentanza dell’Ordine Assistenti Sociali Marche, la vice presidente Giulia Atipaldi ha portato la visione della professione sui temi della famiglia, della genitorialità e della natalità su invito della Quarta Commissione permanente Sanità e Politiche sociali della Regione Marche, presso la quale si è svolta un’audizione sulla proposta di testo unificato del 9 febbraio 2022 sulle proposte di legge 20 e 67 del 2021. “Siamo consapevoli che la nostra attività quotidiana sia un raccordo importante tra i servizi della sanità regionale ed i servizi degli enti locali, nonché per il terzo settore” ha affermato.

“In questo periodo- ha tenuto a rimarcare – abbiamo toccato con mano la difficoltà di un gran numero di adolescenti, sempre più tristemente protagonisti di accessi ai reparti di neuro psichiatria e nei centri di salute mentale, adolescenti che sono i grandi dimenticati di questa pandemia anche all’interno del PNRR e come sul fronte dell’affido e dell’adozione, sia necessario rafforzare il sistema nella fase successiva, per incrementare il sostegno alle famiglie. Altro elemento da tenere in considerazione all’interno del percorso normativo è quello della mediazione linguistica e culturale, ancora fortemente carente all’interno dei servizi.

Ci sembra importante lavorare sui possibili programmi di formazione ed informazione all’interno delle scuole, importanti nel creare una cultura di salute, prevenzione e genitorialità responsabile, come possiamo testimoniare attraverso la nostra professione. Per accogliere le famiglie e soprattutto le donne sole che si ritrovano di fronte alla scelta di ciò che fare della loro gravidanza, non crediamo che la soluzione posso essere soltanto un aiuto economico, ma piuttosto un rafforzamento del sistema di servizi già esistente, che veda protagonisti Ambiti Territoriali Sociali, Comuni e Asur, specie in quei servizi che si occupano di famiglia e di fragilità come consultori, dipartimenti per le dipendenze patologiche e centri di salute mentale”.

Rispetto all’art. 1 – nel quale viene evidenziato come la Regione riconosca, tuteli e promuova i diritti della famiglia, società naturale fondata sul matrimonio – Atipaldi ha ricordato come nel Codice deontologico degli assistenti sociali sia messo in evidenza che “L’assistente sociale riconosce le famiglie, nelle loro diverse e

molteplici forme ed espressioni, nonché i rapporti elettivi di ciascuna persona, come luogo privilegiato di relazioni significative”, anche al fine di permettere a chiunque, nel modo più inclusivo, l’accesso ai servizi, e quindi una migliore qualità di vita della nostra popolazione regionale”.

Infine, la vice presidente ha ribadito la piena disponibilità dell’Ordine a far parte della Consulta regionale per la famiglia,

“Abbiamo chiesto questa audizione per condividere la nostra prospettiva con le massime istituzioni regionali, alle quali invieremo un documento scritto e più dettagliato sulle nostre idee rispetto a questa

legge. Con la Regione, che ringraziamo per la disponibilità, si è instaurato un proficuo dialogo che come comunità professionale intendiamo alimentare al fine di trovare punti di sintesi nell’interesse delle persone che abitano nella nostra regione”.

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