Proposta di legge “Disposizioni in materia di equo compenso”-Regione Marche

Proposta di legge “Disposizioni in materia di equo compenso”-Regione Marche

La Presidente dell’Ordine Assistenti Sociali delle Marche, Marzia Lorenzetti, ha preso parte il 24 luglio scorso ad un incontro convocato dal Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, incentrato sul tema della proposta di legge sull’equo compenso per la disciplina dei contratti tra liberi professionisti.
L’iniziativa, tenutasi nella sede della Regione Marche, ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, delle rappresentanze sindacali e anche degli Ordini professionali di psicologi, ingegneri, architetti, consulenti del lavoro, geometri, geologi, agronomi, medici e avvocati.
La norma, come riferito dai vertici regionali, intende rendere più cogenti le disposizioni statali in tutte le procedure di affidamento, prevedere che l’equo compenso sia il parametro come base d’asta e, nei contratti di incarico professionale, assicurare che non vengano inserite clausole vessatorie.
“Una rappresentanza del Consiglio regionale del nostro Ordine – rimarca Lorenzetti – aveva partecipato alla manifestazione ‘L’equo compenso è un diritto’, organizzata dal Comitato Unitario delle Professioni e dalla Rete delle Professioni Tecniche lo scorso 30 novembre a Roma, per sostenere un’equa remunerazione della prestazione professionale, fortemente legata alla dignità dei professionisti ed al livello del contributo che essi apportano alla società. Sono questi, per la nostra professione, tempi molto difficili ed è necessario presidiare con maggiore incisività spazi che possono inficiare, oltre che la dignità dei professionisti, la qualità del servizio reso ai cittadini, che devono essere garantiti soprattutto se più fragili. Nel territorio nazionale sono stati segnalati avvisi per collaborazioni di professionisti assistenti sociali a titolo gratuito. Solo per citarne alcuni: Salemi lo scorso 6 luglio; Reggio Calabria nel giugno 2018. Il Consiglio dell’Ordine Nazionale, in collaborazione con i Consigli regionali interessati, ha segnalato agli amministratori che gli avvisi pubblici violavano anche la legge sull’equo compenso che vieta la possibilità di richiedere prestazioni professionali senza un’idonea e adeguata remunerazione, configurandosi come una vera e propria iniziativa di ‘caporalato’ intellettuale e professionale”.

In data 29/7/2019, è stata inviata nota con approfondimenti a cura della Consigliera Sabrina Banzato, libera professionista.

Proposte Ordine Ass. Sociali Marche_legge equo compenso 29-07-19

 Aggiornamenti:

In data 2 agosto 2019  abbiamo ricevuto  dal Presidente Antonio Mastrovincenzo, la comunicazione  relativa allo stato dei lavori della  proposta di legge “Disposizioni in materia di equo compenso”, scaricabile dal link web https://www.consiglio.marche.it/banche_dati_e_documentazione/iter_degli_atti/pdl/scheda9.php?id=1859cosi come modificata e condivisa in occasione dell’incontro del 24 luglio u.s..
La norma, depositata nei giorni scorsi, verrà discussa in Aula nel prossimo mese di ottobre.
Per quanto attiene l’aspetto relativo al monitoraggio degli effetti delle misure individuate nell’intervento legislativo per garantire il diritto all’equo compenso nell’ambito del territorio regionale, abbiamo avuto conferma che il Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche si farà parte attiva per inserire nella proposta di legge il relativo articolo.

Rispetto alla tutela delle prestazioni professionali, dal Segretario del Consiglio Regionale ,  è pervenuta  comunicazione della presentazione ,  ad iniziativa dei Consiglieri Marconi, Biancani, Urbinati, Giacinti, Celani, della proposta di legge n. 267  ” NORME IN MATERIA DI TUTELA DELLE PRESTAZIONI PROFESSIONALI PER ATTIVITÀ ESPLETATE PER CONTO DEI COMMITTENTI PRIVATI E DI CONTRASTO ALL’ EVASIONE FISCALE” tutt’ora  all’esame della Commissione assembleare permanente.
pdl267_10

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