13 Mag Plenaria gruppi di lavoro CROAS Marche – Contributo Monica Frezzotti
09/05/21
Volentieri condividiamo le riflessioni della nostra Collega, Dott.ssa Monica Frezzotti, partecipante al Gruppo di lavoro Servizio sociale professionale nell’Emergenza, ad introduzione della plenaria organizzata in data 07/05/21 con i partecipanti ai gruppi di lavoro attivi nel 2021-21; nell’incontro è stato presentato il Nucleo periferico ASPROC, Assistenti Sociali Per la Protezione civile , che verrà costituito nel prossimo Settembre anche nelle Marche .
“..Ho scoperto per la prima volta il vero valore dei “lavori di gruppo”, ai quali mi sono avvicinata con iniziale perplessità, riscoprendo la validità di questa metodologia operativa, che ho personalmente denominato “potenziatore di energia professionale”. Ogni collega ha partecipato attivamente al gruppo apportando contributi sostanziali, di spessore e di concretezza. Seppur avviati i lavori in piena emergenza pandemica, tutte le professioniste e tutti i professionisti partecipanti si sono attivati con forza per osservare, valutare e proporre soluzioni per la ripresa delle attività di lavoro improvvisamente interrotte e congelate, cercando ogni minima possibilità e strategia di riattivazione dei percorsi di aiuto.
Ho potuto rilevare l’estrema operosità in tutti i Servizi (Enti Locali, Privato Sociale, Sanità, Prefetture, ecc..), una operosità capillare, instancabile, nonostante il mondo fosse fermo, la nostra professione non si è arresa; abbiamo avute delle importanti difficoltà, come ad esempio la paura iniziale come sentimento comune, ma anche la concreta assenza/carenza di DIP, la difficoltà di attuare improvvisamente nuove metodologie di lavoro ( lavoro agile, utilizzo social) per non lasciare sole le persone, in un momento di grave rischio di isolamento.
I colleghi e le colleghe degli enti locali e del privato sociale, delle prefetture si sono trovati ad affrontare senza preavviso situazioni di difficile gestione (povertà estrema, urgenza di riorganizzare centri antiviolenza e case rifugio, problematiche nella gestione dell’immigrazione), come anche nella sanità ( situazioni di grave rischio e fragilità sociale)
Proprio attraverso i nostri incontri periodici dei vari gruppi, ci siamo confrontati, sostenuti, consigliati, abbiamo condiviso errori, esperienze e soluzioni che ci hanno portato a realizzare ed ottenere alcuni risultati importanti che forse in altri momenti e in altri modi non avremmo mai ottenuto: la collaborazione con i dipartimenti di prevenzione, con la Medicina Territoriale, l’introduzione della nostra figura nelle USCA, pur se non a livello della nostra Regione..
Sono stati realizzati documenti concreti, atti regionali che hanno sostenuto il nostro ruolo, con il costante lavoro del Consiglio dell’Ordine che si faceva portavoce delle risultanze del nostro lavoro, finalizzato al miglioramento degli interventi. Ognuno di noi, forte dell’esperienza degli altri partecipanti, di altri servizi e di altri territori ha portato nel proprio lavoro soluzioni nuove, creative. Dopo aver rilevato immediatamente l’assenza della nostra figura professionale all’interno del GORES e dei piani di protezione civile della Regione Marche, non ci si è fermati; proprio attraverso i nostri gruppi si è stimolato non soltanto un dialogo con tutte le organizzazioni coinvolte, arrivando alla formazione oggi di un nucleo operativo periferico di ASPROC con quasi 20 iscritti, formazione assente nella nostra Regione, che ci consentirà da adesso e nel futuro di essere presenti nelle situazioni emergenziali che potranno presentarsi e dialogare in maniera efficiente con gli organismi di norma preposti alla gestione dell’emergenza.
Per tutto questo, per quanto sopra descritto, mi sento sinceramente di ringraziare il Consiglio uscente per questa nuova modalità operativa, per averci permesso di entrare e condividere le nostre esperienze, dando un reale supporto anche al Consiglio stesso, mi sono sentita vicina al mio Ordine, ho sentito veramente il senso di appartenenza alla mia comunità professionale.
Nel salutare e ringraziare nuovamente la Presidente Marzia Lorenzetti e tutto il Consiglio uscente, auspico per chi arriverà la capacità di creare le stesse opportunità di condivisione, finalizzate ad una partecipazione responsabile e attiva ai lavori dell’Ordine, con la speranza che tutti i professionisti e le professioniste possano concretamente portare la loro grande esperienza, la competenza, ma anche la creatività intelligente che contraddistingue la nostra professione.”
Monica Frezzotti
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